Bio Sound Yoga: Un nuovo modo di fare Yoga
Se soffri di tensioni e dolori muscolari diffusi, oltre a stanchezza e malesseri della sfera emozionale, il BIO SOUND YOGA è adatto a te!
BIO sta per “Bioenergetica”, una disciplina psico-corporea caratterizzata da esercizi fisici, posizioni e contatti corporei associati ad un’analisi psicologica e caratteriale, utile a sciogliere i blocchi energetici presenti come “armatura caratteriale” a livello fisico e psico-emotivo.
“Il benessere, il piacere e la gioia di vivere sono legati alla quantità di energia di cui la persona può disporre. L’energia vitale è un patrimonio che fa parte intrinsecamente di tutti noi; non sempre però siamo in grado di poterla utilizzare completamente a causa di freni, blocchi e tensioni croniche che il nostro corpo sviluppa come meccanismo difensivo nei confronti dello stress. Quando una persona subisce un trauma a livello fisico che risveglia dolore in una parte del corpo, l’organismo per proteggersi dalla sensazione dolorosa, mette in atto una serie di meccanismi di irrigidimento e tensione dei muscoli e dei tessuti che li circondano, nel tentativo di immobilizzare la zona in questione e ridurre il dolore. Con il tempo, se perdura il problema, queste tensioni tendono a cronicizzarsi e a diventare inconsce (cioè la persona non si accorge più di metterle in atto). Queste tensioni secondarie diventano esse stesse causa di dolore e riducono inoltre l’energia disponibile per la vita e il movimento. Lo stesso processo si attua anche a livello più profondo, quando una persona vive delle situazioni traumatiche, di conflitto emotivo, di paura, di sofferenza psichica: per poter fronteggiare queste circostanze problematiche, l’individuo attua dei meccanismi difensivi inconsci che consistono a livello fisico nella contrazione muscolare e nel freno della respirazione e a livello psicologico in risposte caratteriali e comportamentali diverse a seconda del tipo di esperienza vissuta.”F. PADRINI, Esercizi di Bionergetica, ED. XENIA EDIZIONI, MILANO 2007
Tutto ciò avviene precocemente durante i primi fattori di stress durante l’infanzia. Quando queste difese si strutturano in noi in modo continuativo, si riduce drasticamente anche la capacità di percepire il piacere.
Tutti questi meccanismi difensivi furono studiati accuratamente dal neuropsichiatra austriaco allievo di Sigmund Freud, Wilhelm Reich e racchiusi nella sua opera “Analisi del carattere”.
Partendo dal concetto di energia libidica, approdò a quello di energia orgonica, anch’essa legata nella sua massima espressione alla sessualità della persona, in grado di scorrere liberamente lungo tutto il corpo.
Reich intuì però che l’essere umano è prigioniero di una “corazza muscolare e caratteriale” che è stata costruita via via per bloccare il fluire delle emozioni e delle sensazioni organiche. Questi blocchi si strutturano preferenzialmente in alcune parti del corpo e diventano sede di tensioni e conflitti emotivi.
Questa corazza diventa con il tempo cronica e l’individuo tende a non accorgersi più di averla.
Essa limita tutta l’espressione emozionale e il libero fluire dell’energia della persona.
Pertanto agendo sul corpo è possibile liberare le sovrastrutture caratteriali. Dunque il carattere, non sarebbe altro che il modo di reagire alle situazioni della vita, una sintesi delle difese che un individuo oppone alle provocazioni del mondo.
La corazza muscolare-caratteriale e i suoi segmenti
Reich intuì dalle sue osservazioni che l’armatura muscolare è disposta nel corpo a segmenti trasversali rispetto al tronco e ne individuò sette: oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale e pelvico.
Il segmento oculare
Consiste in una contrazione e in una immobilizzazione dei muscoli del globo oculare, delle palpebre, della fronte. Si manifesta con sguardo fisso e distaccato simile a una maschera oppure globi oculari sporgenti. Di frequente la persona soffre di miopia o astigmatismo.
Lo scioglimento di questo segmento avviene quando gli occhi e la fronte cominciano a muoversi esprimendo le emozioni e lo sguardo diventa più vivo e luminoso.
Il segmento orale
Comprende la muscolatura della bocca, del mento, della gola, della nuca (zona occipitale). In quest’area vengono trattenute e inibite le emozioni legate al pianto, al mordersi le labbra dalla rabbia, oltre le urla e il desiderio di suzione.
Il segmento cervicale
Coinvolge la muscolatura bassa del collo, della lingua, quest’ultima collegata funzionalmente allo schiacciamento del pomo d’Adamo.
In quest’area vengono soffocati e letteralmente “ingoiati” l’ira e il pianto.
Il segmento toracico
Questo segmento fa riferimento ai muscoli del petto, delle spalle, quelli situati a livello delle scapole e inoltre le braccia e le mani. Si manifesta con immobilità del torace, respiro piatto, spalle tirate indietro. Il blocco del segmento toracico corrisponde caratterialmente all’atteggiamento di quiete e di autocontrollo, al ritegno emotivo, al trattenersi, all’espressione dell’ostinazione frenata e della cocciutaggine. In presenza di armatura a questo livello l’espressione è quella “del non essere toccati”, con difficoltà a commuoversi.
Il segmento diaframmatico
Comprende il diaframma e gli organi che si trovano sotto di esso (stomaco, fegato, milza, pancreas, plesso solare nervoso). Vi è difficoltà ad esalare l’aria. Il blocco del diaframma non permette alla respirazione di scendere liberamente a livello pelvico.
Il segmento addominale
E’ costituito dallo spasmo e dalla contrazione dei muscoli addominali (retto addominale e traverso addominale) che vanno dalle costole inferiori fino al margine superiore del bacino. Quest’area è la sede delle emozioni più profonde, da dove prorompe il piacer e il riso.
Il segmento pelvico
Comprende tutti i muscoli pelvici, i muscoli della superficie delle cosce, le gambe e i piedi. In questo caso, il bacino è privo di espressione e non si avverte emozionalmente alcun tipo di sensazione o eccitazione. La contrazione e la rigidità impediscono il fluire dell’energia sessuale. In questo segmento, quando vi sono contrazioni profonde, sono contenute emozioni di angoscia e impulsi di ira.
Questo segmento è il più difficile da sciogliere. Per sviluppare le sensazioni di piacere a livello del bacino è necessario liberare l’ira nei muscoli pelvici. Dopo lo scioglimento dell’angoscia e della rabbia, l’espressione motoria del bacino consiste in movimenti dolci, e si riacquista la mobilità originaria che comprende la sensazione della gioia e del piacere.
Nel Bio Sound Yoga si lavora su ogni segmento per liberare il corpo dalle tensioni profonde, nonché dalle emozioni bloccate.
SOUND sta per “Suono”. Tutto ciò che esiste in natura è vibrazione. Il suono è un potente strumento di guarigione.
Nel BIO SOUND YOGA, si utilizza il suono della voce abbinato a specifiche posizioni corporee ispirate agli esercizi della bioenergetica e dell’hatha yoga, in modo da imparare a percepirci più in profondità, a ripulire e ricaricare il campo energetico.
Ad esempio il suono della “A” è un tipo di vibrazione che prelude all’apertura. E’ il suono della creazione e ci accompagna in tutte le posture in cui è importante sbloccare le emozioni di chiusura e di paura.
Un altro suono utilizzato nel Bio Sound Yoga è la “E”: una vibrazione che tende a pulire il mentale e che ci collega al mondo invisibile e a tutto ciò che è connesso all’aria. Si utilizza per riequilibrare i chakra inferiori con quelli superiori, per conferire armonia e pace in caso di stress ed agitazione.
Poi abbiamo il suono della “O”, che con la sua vibrazione rotonda, avvolge tutto il corpo e ci consente di riconnetterci all’integrità e all’unione delle forze contrapposte in ognuno di noi. Con il suo suono, si ottiene l’equilibrio del cuore con la testa e si ri-armonizza lo yin e lo yang, ottenendo l’unione del Cielo con la Terra.
La “I” è il suono della verticalizzazione. Si utilizza per chi ha seri problemi posturali e quindi riportare la colonna in una postura corretta. E’ anche il suono che ci permette di raggiungere Dio, ciò ci permette di connetterci alla forze divine presenti all’interno di noi per elevarci verso piani di coscienza superiori.
La “U” invece risuona all’altezza del petto e ci permette di aprire il plesso del cuore. Viene utilizzata per sciogliere le tensioni nell’addome e nel torace oltre ad aprire il petto in caso di postura scorretta, aiutando la persona a sentire ed esprimere le proprie emozioni.
Ed infine il suono della “M” si usa per condurci su piani di coscienza in cui si dà la trascendenza e si raggiunge la più alta elevazione spirituale.
Le persone che spesso eccedono nello stare nella materia, vocalizzando il suono della “M” posso aspirare ad alleggerirsi dai carichi quotidiani e dallo stress per dare più spazio alla fantasia e alla leggerezza, oltre a poter acquisire maggiore presenza nel loro spirito.
Per chi pratica già la meditazione, il suo suono conduce ad assaporare piani di trascendenza e di visione extrasensoriale.
Questi alcuni degli esempi di suoni utilizzati, che uniti alle posture hanno un effetto molto potente sullo sblocco di tensioni psico-corporee.
Nel BIO SOUND YOGA si pratica l’HATHA YOGA, in cui “Ha” significa “Sole” ed è riferito all’energia maschile, mentre “THA” significa “Luna” ed è riferito all’energia femminile.
Per questo motivo, l’Hata yoga viene anche chiamato “lo yoga del sole e della luna” (rispettivamente yang e yin), e la sua pratica ci insegna che il corpo, la mente e lo spirito sono una cosa sola, unica e indivisibile.
Quindi potremmo dire che la pratica dell’Hatha yoga ha come obiettivo quello di mantenere in equilibrio e in armonia queste due polarità, e che per farlo richiede uno sforzo fisico e mentale.
Per esempio, se in un determinato momento o periodo ci sentiamo iperattivi, nervosi o agitati, è probabile che nel nostro organismo sia presente un eccesso di energia maschile, (pingala) e per riportare equilibrio nel corpo e nella mente, è utile dedicarsi ad una pratica di yoga gentile, tranquilla, calma e rilassata che stimoli l’energia femminile (ida).
Come abbiamo visto l’Hatha yoga ha come obiettivo quello di mantenere in armonia ed equilibrio le due polarità opposte, Yin e yang, attraverso il compimento di uno sforzo fisico e mentale.
La pratica delle posizioni, infatti, oltre agli evidenti benefici di carattere fisico, ha anche lo scopo di sciogliere le tensioni nel corpo e purificare i canali energetici, permettendo al Prana, ovvero all’energia vitale, di scorrere liberamente.
Oltre a questo, le pratiche del controllo del respiro o di assorbimento dell’energia vitale (pranayama), permettono di calmare la mente, controllare e gestire le emozioni, avendo un effetto positivo sul sistema nervoso.
Nel BIO SOUND YOGA queste tre metodiche si incontrano creando un’unica disciplina!