Paura della solitudine

In questo articolo esamineremo come la natura umana si trova spesso a provare “la paura della solitudine”, intesa come incapacità di affrontare la vita da soli contando solo su se stessi.

Le radici della paura nell’infanzia

L’anima, prima di incarnarsi, sceglie i genitori con cui fare esperienza su questo piano terreno e decide di selezionarli sulla base di ciò che è rimasto in sospeso nelle vite precedenti.

Pertanto, prima di essere concepito, il futuro bambino, si affianca ai genitori che ha scelto per osservarli e capire se tale esperienza con loro sarà utile per affrontare il karma che è venuto a risolvere.

Se deve affrontare la paura della solitudine, potrebbe quindi scegliere dei genitori che lo abbandonano, oppure che lo rifiutano, in modo che lo mettano in contatto con le emozioni che incarnandosi è venuto ad affrontare.

Quando torniamo sulla Terra, dimentichiamo tutto ciò che ci portiamo dietro dalla precedente incarnazione e pertanto la prima parte della nostra esistenza la passeremo a ribellarci a quello che ci fa soffrire, cercando di riscattare i nostri traumi e ferite.

Il lavoro su di sé per ricordare chi siamo

Soltanto pochi decidono di risolvere le loro paure, perché comprendono, ad un certo punto della loro esistenza, che la rabbia e la frustrazione sono emozioni da affrontare se si vuole “incontrare se stessi” fino in fondo e decidere di liberarsi dalle ferite del passato.

Le emozioni di cui liberarci

La paura è un’emozione che ci provoca un blocco totale del nostro modo di agire e di essere.

In modo particolare la paura della solitudine si manifesta attraverso alcuni comportamenti ed emozioni:

  • rabbia e frustrazione che sfociano in dipendenze da persone, cibo, sostanze, etc…;
  • impossibilità di prendere delle decisioni in autonomia;
  • ricerca spasmodica di persone con cui stare in compagnia solo per evitare di provare tale paura;
  • mancanza di autostima e vitalità;
  • incapacità di sentirsi bene nella vita in generale.

Come affrontare e risolvere tale paura

Le strade da percorrere per risolvere tale paura sono diverse, ma di certo un buon lavoro psicologico su sé stessi può aiutarti a capire l’origine della tua paura ed iniziare a liberarti dai comportamenti distonici e da tutte le tue dipendenze.

A questo lavoro puoi affiancare tutto quello che può aiutarti ad affrontare meglio la paura e cioè: yoga, meditazione, massaggi, terapie energetiche, arteterapia, etc..

Ma solo affrontando con coraggio la paura, potrai iniziare a liberartene.

Il perdono come forma di liberazione

La parola “PERDONO”, si compone in realtà da due parole PER – DONO, cioè tutto quello che vivi, lo puoi sperimentare come un dono, cioè come un insegnamento.

Quando esci dal ruolo di “vittima”, comprendi che durante le incarnazioni sei venuto ad apprendere delle “lezioni”.

Se entri in questa ottica, puoi iniziare a capire l’insegnamento che ti viene impartito in ogni situazione. Quindi, perdonare significa comprendere profondamente ogni esperienza e iniziare a lasciare andare il passato una volta per tutte.

Perdonare sé stessi e gli altri

A questo punto risulta più facile rivedere quello che hai vissuto sotto una luce completamente nuova, senza più accusare gli altri “dei tuoi mali”.

La prima operazione utile può essere perdonarci, comprendendo che la realtà esterna è un riflesso di noi stessi e quindi può solo metterci a confronto con quelle parti di noi che spesso giudichiamo male e che vanno affrontate e risolte.

Infine, perdonare gli altri, in quanto con loro abbiamo stilato un contratto prima di incarnarci e quindi svolgono il ruolo di aiutarci a comprendere ciò che siamo venuti a risolvere in questa esistenza.